Il Chiostro del Bramante riapre la stagiona autunnale con
un’imperdibile mostra dedicata agli artisti della Scuola di Londra.
Si tratta di pittori nati tra i primi del ‘900 e gli anni
30, provenienti da paesi e culture diverse, accomunati dall’aver trovato in
Londra la città ideale in cui vivere ed esprimersi attraverso la propria arte.
Tra questi spiccano Bacon, nato a Dublino e arrivato nella capitale inglese a
soli 15 anni e Freud, nipote del famoso psicoanalista che, da Berlino, scappa a
Londra, per sfuggire al nazismo.
Visitando le sale del Chiostro si nota immediatamente che ad
unire questi artisti è la capacità di rendere tangibile la tristezza e
l’inquietudine umana.
“L’URLO MI VIENE BENE, MA HO MOLTI PROBLEMI CON IL SORRISO”
Queste parole di Bacon che compaiono a caratteri cubitali su
una parete lungo il percorso espositivo sintetizzano
perfettamente la poetica della sua arte e ci introducono alle sue opere.
Le tele dai toni cupi
sono dominate da immagini surreali; dai corpi deformati e distorti, che
sembrano guardare al cubismo, emergono occhi severi e bocche inquiete, e poi
ancora ecco l’urlo, questa volta ben visibile in Study for a Portrait,
immagine del tormento umano.
Bacon |
Con uno stile realistico, quasi opposto a quello deformante
di Bacon, anche i ritratti di Freud ci parlano dell’inquietudine e della
fragilità umana.
Come il nonno psicoalista, anche Lucian Freud servendosi
della pittura, vuole indagare l’animo
umano. In Freud il protagonista della
scena è la figura umana, l’artista ritrae i parenti e gli amici; le loro rughe,
le espressioni dei volti e degli sguardi
ci raccontano ciò che stanno sentendo.
Freud |
Ma è con la serie dei nudi che l’artista ci spiazza.
Ad imbarazzarci non è tanto la nudità fisica, ma in queste
tele Freud spoglia l’anima del soggetto
ritratto. I corpi abbandonati o in preda
a torsioni e contorsioni sono immagine dell’inquietudine interiore e il
visitatore della mostra si sente a disagio per essere entrato con prepotenza,
con il suo sguardo indiscreto e indagatore,
in quello spazio così intimo e privato del soggetto ritratto.
Freud |
Oltre alle tele di Bacon e
Freud in mostra si potranno ammirare anche quelle di Michael Andrews,
Frank Auerbach, Leon Kossoff e Paula Rego, gli altri protagonisti della School of London, tutte provenienti dalla Tate di
Londra.
La mostra sarà aperta fino al 23 febbraio 2020.