Palazzo Barberini dedica una mostra al più fantasioso e geniale artista del '500, capace di affascinare grandi e bambini; Giuseppe Arcimboldo.
Primavera |
Acqua |
La mostra si apre con le vetrate istoriate del duomo di Milano i cui disegni furono realizzati proprio dall'artista milanese.
Ad incantare lo spettatore però saranno le allegorie delle Stagioni; quelli che da lontano potrebbero sembrare tipici ritratti rinascimentali, colti di profilo, sono invece Teste Composte, in modo sublime, da intrecci di fiori e frutti.
Tra gli elementi spicca l'Acqua, rappresentata da una donna il cui volto è composto da una serie infinita di pesci, granchi, tartarughe, polipi e qualsiasi altro genere di animale marino; a nobilitare il suo profilo sono la collana e gli orecchini di perle.
Ma Arcimboldo non smette di stupirci ed ecco che restiamo a bocca aperta di fronte alle Teste Reversbili; quello che potrebbe sembrare un semplice piatto di verdure guardato allo specchio diventa il simpatico volto di un Ortolano.
Ortolano |
Neanche il ritratto del Bibliotecario sfugge alla rivisitazione arcimboldesca: il suo viso, i suoi capelli così come le sue braccia non potevano che essere rappresentati da un'originlissima composizione di libri.
Bibliotecario |
Non solo opere degli allievi, la mostra si chiude con una scultura dello stilista Roberto Capucci che, con la Testa Composta da bottoni e altri materiali del suo atelier, rende omaggio ad Arcimboldo.
Anna