domenica 19 febbraio 2017

Un nostalgico viaggio a Bologna per ritrovare Frida



 Frida e Bologna; un connubio perfetto per me che venero Frida Kahlo come una santa e che ho scelto Bologna come città in cui vivere e studiare e che poi ho dovuto lasciare a malincuore.
Per questo appena saputo di una mostra dedicata all'artista messicana nel capoluogo emiliano mi sono immediatamente fiondata nella mia Bologna.


Attraverso malinconica strade, stradine e vicoletti di cui conservo i ricordi più belli degli anni più spensierati della mia esistenza finchè, arrivata davanti a Palazzo Albergati, sono accolta da una fila chilometrica che, come me, attende ore al freddo pur di rendere omaggio a Frida Kahlo.
Una pittrice, una donna fragile e combattiva allo stesso tempo, accattivante e affascinante, che visse di dolore e e di grandi amori, e che, nonostante le grandi sopracciglia, fu in grado di diventare un' icona di stile; ecco perchè ancora oggi in tutto il mondo Frida Kahlo suscita interesse e fa parlare di sé.
I dipinti e le fotografie esposti in mostra ci rendono partecipi dell'universo di Frida e ci raccontano dell'incidente e delle sue conseguenze, dell'impegno politico, della sua bellezza non convenzionale, e dei suoi amori, in particolare quello ossessivo ed indissolubile che la unì al marito Diego Rivera.

                       

Una sezione della mostra è poi dedicata allo stile di Frida; noteremo come i suoi abiti messicani floreali e coloratissimi dalle lunghe gonne (enagua), che usava per nascondere la disabilità, la fecero diventare musa ed ispiratrice dei più grandi stilisti fino ai giorni nostri.
                         


Sono esposte poi alcune delle più belle opere di Rivera e di altri artisti messicani che nonostante tutto sono oscurante dalla più profonda e ingombrante personalità della Kahlo.

La mostra sarà aperta fino al 26 marzo.

                                                                                                     Anna Carla Angileri

Nessun commento:

Posta un commento