Per questo appena saputo di una mostra
dedicata all'artista messicana nel capoluogo emiliano mi sono
immediatamente fiondata nella mia Bologna.
Attraverso malinconica strade, stradine
e vicoletti di cui conservo i ricordi più belli degli anni più
spensierati della mia esistenza finchè, arrivata davanti a Palazzo
Albergati, sono accolta da una fila chilometrica che, come me,
attende ore al freddo pur di rendere omaggio a Frida Kahlo.
Una pittrice, una donna fragile e combattiva allo
stesso tempo, accattivante e affascinante, che visse di dolore e e di
grandi amori, e che, nonostante le grandi sopracciglia, fu in grado
di diventare un' icona di stile; ecco perchè ancora oggi in tutto il
mondo Frida Kahlo suscita interesse e fa parlare di sé.
I dipinti e le fotografie esposti in
mostra ci rendono partecipi dell'universo di Frida e ci raccontano
dell'incidente e delle sue conseguenze, dell'impegno politico, della
sua bellezza non convenzionale, e dei suoi amori, in particolare
quello ossessivo ed indissolubile che la unì al marito Diego Rivera.
Una sezione della mostra è poi
dedicata allo stile di Frida; noteremo come i suoi abiti messicani floreali e coloratissimi dalle lunghe gonne (enagua), che usava per nascondere la disabilità,
la fecero diventare musa ed ispiratrice dei più grandi stilisti
fino ai giorni nostri.
Sono esposte poi alcune delle più
belle opere di Rivera e di altri artisti messicani che nonostante
tutto sono oscurante dalla più profonda e ingombrante personalità
della Kahlo.
La mostra sarà aperta fino al 26
marzo.
Anna Carla Angileri
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